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sguardo, nemmeno distrattamente, al sorprendente duomo che
porta, quasi nessuno del gruppo era riuscito a gettare uno
respiro di un’atmosfera di puro medioevo. Nello spingere la
mélange storico-etnico, che lo gran piatto di spaghetti al
affamati nel locale caldo e accogliente. A dir il vero neanche
svettava sopra le loro teste, ma si erano infilati vocianti e
pressi della cattedrale, dove il tempo sembrava scorrere nel
le antiche pietre e gli intonaci che, come una stanca pelle del
tremolanti e malferme appese ai crocicchi rischiaravano appena
tempo, rivestivano e fasciavano le abitazioni silenziose che
Lavoro. La rustica trattoria si apriva lungo una viuzza, giusto nei
custodivano per la notte gli operosi abitanti della Terra di
com’era nel suo straordinario l’imponente edificio si era comunque curato di loro, sfolgorante faceva una perla tra le perle dello scrigno delle bellezze d’Italia. Si accontentava di troneggiare sulla notte calata da poco, con il tamburo del suo tiburio a ergersi maestoso manifestando la potenza della sua riconoscibilità, mentre il toro e la coppia di ringhiosi leoni di pietra continuavano ad aggettarsi silenziosi dall
LA NOTTE PIÙ BELLA Giuseppe Vanzella – Lagunare Ogni tanto l’allegra combriccola se ne filava via la sera a bordo di una vetturetta sgangherata, proprietà d’uno dei compagni, abbandonando gioiosa le mura ristrette, grigie e serrate della grande caserma. L’enorme complesso militare, nel quale gli amici soggiornavano da qualche mese, si ergeva addossato agli spalti dello stadio cittadino, quasi contrapponendovisi per mole. Durante il giorno l’estes