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Bologna N° 4 14 settembre 2019
Benvenuti a Bologna
Splendida città, conosciuta ed apprezzata da tutti, Bologna
Bologna tradizionalmente viene definita LA DOTTA ha una storia lunga ed interessante che parte dall’XI secolo
per la sua millenaria cultura, LA GRASSA per la sua A.C.. Da piccolo villaggio, nel corso dei secoli, il centro
tradizione culinaria, LA ROSSA per il colore urbano diventa una città sempre più importante e nel VI
prevalente delle sue strutture ma anche per il suo secolo A.C., conquistata dagli Etruschi, viene chiamata
orientamento politico. Vogliamo anche ricordare la FELSINEA, da cui l’aggettivo “felsineo” ancora in uso come
sinonimo di “bolognese”. In questo periodo vengono
definizione di Francesco Guccini: “Bologna è una costruiti grandi edifici di mattoni, bonificati terreni paludosi
vecchia signora dai fianchi un po’ molli, col seno sul e scavati canali che collegano la città al mare Adriatico. Nel
piano padano ed il culo sui colli”. Sapevate che i IV secolo AC la città viene conquistata dalla popolazione
portici di Bologna misurano quasi 40 km? Essi sono celtica dei Galli Boi, sconfitta poi dai Romani nel 189 A.C.
stati realizzati a partire dall'anno 1000 quando Diventata colonia Romana, con il nome di BONONIA da
l'Università cominciò ad attrarre in città un gran cui deriva l’attuale denominazione, la città diventa sempre
numero di studenti, accademici e lavoratori. Questo più ricca ed importante tanto che il Console Marco Emilio
Lepido vi fa costruire la “via Aemilia”, l’odierna SS9 via
provocò una emergenza abitativa che i bolognesi Emilia. Nell’88 A.C. Bologna diventa Municipio ed i suoi
risolsero ampliando i piani superiori degli cittadini acquisiscono la cittadinanza Romana. Nei secoli
appartamenti con delle sporgenze di legno sostenute successivi la città continua a svilupparsi ma alla caduta
da colonne. In questo modo riuscirono a guadagnare dell’Impero Romano va in declino fino all’inizio del V
spazio senza invadere la strada ed a coprire i secolo D.C., periodo di San Petronio Vescovo, in cui inizia
marciapiedi, con vantaggio per negozianti e pedoni. la sua rinascita economica e culturale, culminata, nell’anno
1088, con la fondazione dell’”Alma Mater Studiorum”, la
Il portico più famoso è sicuramente quello di San più antica università europea. In questo periodo di forte
Luca che è anche il più lungo del mondo. Esso espansione edilizia tutte le costruzioni vengono realizzate
collega il centro città con il Colle della Guardia dove con mattoni rossi che danno una colorazione tipica alla
si trova il Santuario della Madonna di San Luca. città dalla quale spiccano le torri, in origine un centinaio,
Bologna è conosciuta anche per le torri. Alcune oggi una ventina, di cui le più note sono la Garisenda e
erano state edificate per scopi militari, altre come quella degli Asinelli. Nel 1265 Bologna per prima abolisce
simbolo di potenza e di ricchezza. In origine erano più la schiavitù con l’emanazione della legge “Liber
Paradisum” e riscatta i servi della gleba dai loro proprietari.
di cento, ora ne restano una ventina; le più note, Dal XIV secolo la città passa sotto il potere dello Stato
ormai diventate uno dei simboli della città, sono la Pontificio, temporaneamente interrotto da Napoleone fino
Garisenda alta 48 metri e quella degli Asinelli che alla sua sconfitta. Dopo aver contribuito attivamente al
raggiunge i 97,20 metri. Il Tridente impugnato dalla Risorgimento, nel 1860 Bologna viene annessa al Regno di
statua del Nettuno, uno dei simboli più noti di Sardegna che l’anno successivo diventa Regno d’Italia.
Bologna, è diventato l’emblema della prestigiosa casa Durante la seconda guerra mondiale la città subisce
automobilistica Maserati. Bologna era la città dove pesanti bombardamenti e si verificano scontri tra nazisti e
partigiani con terribili rappresaglie da parte delle SS. Dopo
avevano sede le Officine Maserati e per questo la guerra Bologna si sviluppa, diventando una delle città
motivo i fratelli Maserati pensarono di utilizzare il più ricche d’Italia, importante centro industriale e
Tridente di Nettuno, con i colori della città, rosso e commerciale, sede di rilevanti industrie meccaniche,
blu. Il simbolo fu utilizzato, per la prima volta, nel elettroniche ed alimentari, nodo di comunicazione stradale
1926 sulla prima automobile interamente Maserati: la e ferroviaria. La città è anche sede di istituzioni culturali,
“Tipo 26” e da allora è rimasto quasi invariato, economiche, politiche e di un quartiere fieristico
subendo solo qualche leggero ritocco stilistico. all’avanguardia. Nel 2000 Bologna è “Capitale europea
della cultura” e dal 2006 è “Città creativa della musica”.
Bologna in passato aveva una fitta rete di canali ed un E’evidente che noi del 70° non potevamo esimerci dal
porto fluviale. Se volete farvi un’idea di come erano rendere un deferente omaggio a questa “Vecchia
quei vecchi canali, cercate la finestrella di Via Piella, in Signora”. Sono sicuro che Lei apprezzerà la nostra
pieno centro città, dalla quale potrete osservare il attenzione e anzi già immagino che fra qualche tempo,
Canale delle Moline, fiancheggiato da palazzi colorati. chiacchierando amabilmente con le città vicine,
Saverio Scarinci potrebbe dire “Sapete, care amiche, nella mia lunga
vita ho avuto anche il piacere di ospitare il 70° Corso
A.U.C.”.
Saverio Scarinci
14° Raduno ! 2