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quell’impiego all’epoca molto ricercato; dovevo chiedere
                                                                    assolutamente un rinvio nel servire la Patria, ma il giorno dopo
                                                                       la risposta fu determinante: o partivo per il corso Ufficiali o
                                                          periodo di prova e specializzazione come programmatore. Era
                                                            una cosa che mi era costata fatica ed impegno; partire per il
                                                               servizio militare significava perdere l’opportunità di
                                                                          partivo come militare di leva. La risposta inevitabilmente fu un
                                                                                       impossibilità di mordere le belle fanciulle e, subito dopo ancora,
                                                                                          a quali mezzi avrei dovuto prendere per arrivare a Caserta, a cosa
                                                                                               presentarmi in Caserma, un  cumulo di pensieri che si accavallavano fra la gioia di poter fare  l’Ufficiale e la tristezza di allontanarmi da casa, da mia madre,  da tutto quello che fino a quel momento era stato il mio mondo.
                                                                               In quel momento i pensieri andavano a tutto ciò che avrei
                                                                                  dovuto lasciare: i miei allenamenti, i miei amici, le mie abitudini.
                                                                                     Pensavo alla festa della sera, a come comunicarlo, alla
                                                       conto di una grossa banca locale ed ero in attesa di iniziare il
                            Lei continuava ad indicarmi una cartolina colorata sul tavolo.
                               Non capivo cosa volesse dirmi perché, fra le lacrime, farfugliava
                                 qualcosa ma in modo poco chiaro; leggo la cartolina: “Ministero
              che…” e, saltellando sulle scale, fantasticavo sul probabile
                    Ho trovato mia madre seduta, con un fazzoletto in mano,
                       lacrime a fiumi e, preoccupato, ho pensato a mio padre o a mio
                                                  Avevo diciannove anni e sei mesi, mi ero diplomato da poco ed
                                                    avevo superato i test e il corso svolti dalla Honeywell Italia per
                                            scelto fra i tantissimi che avevano fatto la richiesta per il corso
                                    della Difesa, presentarsi entro il 13 gennaio presso la Caserma
                                         Era arrivata la cartolina della “Naia”. Incredibile!!. Ero stato
                 andamento della serata.    fratello, un incidente?.    Ferrari Orsi di Caserta ecc. ecc.”.   Ufficiali.    si per il corso. Ma questo avvenne dopo.    portare con me.   Avevo solo qualche giorno per



































               IL COCCO DI MAMMA  Carlo Piazza - Bersagliere     Era il 9 gennaio del 1973, una magnifica giornata di sole che  dalle mie parti (a Trapani) brucia anche d’inverno. Avevo  trascorso la mattinata a scorrazzare con il mio amato motorino,  un Moto Morini Corsarino rosso fiammante di 48cc,  fermandomi in questo o quel negozio in cerca di un regalo da  fare ad una cara amica che la sera festeggiava il proprio  La festa si svolgeva in un salone di parrucchiera di
















                                                        compleanno.                volume.
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