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continuare a correre. Io e un altro compagno prendemmo
sottobraccio Lino e lo aiutammo ad andare avanti, mentre
“Lasciatelo morire” urlò l’Ufficiale e ordinò di alzarsi e
Io gli stavo vicino e lo spronavo ad andare avanti. Informai,
urlando, il Sottotenente che ci guidava, che il collega stava
Non ricordo chi aiutò, insieme a me, il collega Lino, ma il
sulle spalle, mentre scrivo questo episodio, non comprendo ancora perché quell’Ufficiale, diventato nostro collega, ci trattava con arroganza e disprezzo e ignorava volutamente le reali esigenze di ognuno di noi, mettendo anche a rischio la nostra salute. Quale era lo scopo? Che cosa voleva insegnarci? Comunque, nonostante tutto, la nostra Compagnia era un unico corpo che si muoveva contempor
l’addestramento, con le ossa inzuppate di fango, sostenevamo
correvamo lui continuava a vomitare sui miei poveri scarponi,
Finalmente tutto finì e noi, soddisfatti di aver completato
che, urlando, ti faceva ritornare indietro e ti costringeva a
formato (forse era voluto dal sadismo di qualche nostro
ma questa manovra non sfuggiva all’occhio vigile dell’Ufficiale
Comandante?). Qualcuno provava ad ignorare l’ordine e si
sdraiava qualche metro più avanti per evitare la pozzanghera,
era molto pallido, forse non aveva digerito. La sua andatura era
correva vicino a me. Quel giorno non era in forma e il suo viso
tuffarti (attenzione a non bagnare il fucile). Lino Testone
più lenta degli altri e le forze lo stavano abbandonando.
male e di farlo smettere. ormai anch’essi mimetizzati. il nostro collega, ormai debilitato, fino alle docce. supporto è stato immediato e spontaneo. Oggi, con qualche anno in più che pochi mesi dopo sarebbe proteggono a vicenda.
per iniziare amiche e scaricarle nel bel
LASCIATELO MORIRE Sebastiano Amarù – Bersagliere Una delle attività di addestramento più dure e più odiate da noi Bersaglieri erano gli “sbalzi”. Chi può aver dimenticato? Tuta mimetica, cinturone con baionetta, anfibi pulitissimi, elmetto mimetizzato con rete e piume da Bersagliere, fucile Garand del peso di cinque kg, fazzoletto cremisi intorno al collo; questo era il “corredo” necessario l’addestramento nel campo adiacente alla Caserma. Salt